APPROFONDIMENTO agosto 2019
WOODIE – Collection Flavio Camorani
“Il nostro libro Our Vintage Soul aiuterà tanti appassionati di “veri” strumenti Fender pre-1974″
“Avevo 19 anni quando, a Zurigo, comprai da “Musik Hüsli” la mia prima Fender Stratocaster “Black” maple neck del ’79”
Alla fine del 1945 Leo Fender sciolse la società e collaborazione costruttiva di apparecchi elettronici e riparazioni radio-Tv intrapresa qualche anno prima con Doc Kauffman dando vita dopo poco (1946) alla linea di amplificatori ‘Fender Electric Instrument Co./Fullerton California’ che propose sul mercato 3 nuovi modelli di differente potenza e dimensione chiamati in gergo ‘Woodie’ in quanto l’intero chassis fu prodotto in legno massello verniciato a laccatura trasparente e la stessa maniglia utilizzata era nientemeno che la medesima presente a corredo dei cassetti nelle scrivanie e mobili che arredavano il laboratorio artigianale come si evince analizzando con attenzione i rari filmati e le foto di repertorio.
I tre modelli prodotti inizialmente furono:
Princeton amp con 1 speaker da 8 pollici e nessun ingresso microfonico (monocanale)
De-luxe amp (chiamato tecnicamente ‘Model 26’) con 1 speaker da 10 pollici ed ingresso per strumenti separato da quello microfonico comandati da comuni controlli tono-volume
Professional (‘Pro’) con 1 speaker da 15 pollici e come per il De-luxe, ingressi per strumenti e microfono
Questi 3 modelli vennero assemblati con una tela sintetica di colore Blu, Rosso o Giallo a vestirne la parte anteriore e le parti accessorie del retro con una triplice banda metallica dorata-lucida applicata in modo verticale al centro della facciata a protezione del cono che aveva funzioni anche estetiche in quanto a Leo piaceva l’idea che il metallo dorato riflettesse la luce dei fari nei locali musicali di allora risaltandone l’immagine.
Dopo I primi mesi costruttivi Leo cambiò la posizione dell’elettronica nello chassis considerata migliormente accessibile e negli anni a seguire vennero modificati circuitazioni ed estetica nella continua ricerca evolutiva che terminò nel dicembre 1974 con la cessione dell’intero Marchio.
Inutile e scontato raccontarvi quanto questi amplificatori pionieri della storia siano di rara reperibilità se originali ed intoccati in quanto prodotti in pochi esemplari che furono disegnati, intagliati, assemblati, saldati, siglati e testati integralmente dalle mani di Leo Fender in persona e solo dopo un breve iniziale periodo di attività venne considerata l’assunzione di personale tecnico con mansioni di falegnameria ed assemblaggio.
Il ‘Woodie’ in mio possesso è stato reperito in Nuova Zelanda (…esattamente all’opposto del globo rispetto alla mia sede abitativa) dopo decenni di ricerca in quanto mi erano capitati nel passato alcune rare possibilità di acquisto di qualche esemplare ma sempre portatore di incompletezze o modifiche nell’elettronica che per ovvi motivi collezionistici ho declinato e solo pochi anni fa questo ‘piccolo-grande’ amplificatore mi è stato segnalato da amici nella sua assoluta rara integrità di origine ed ovviamente è entrato a far parte della nostra collezione come membro pioniere di qualcosa di fantastico creato da Leo Fender in prima persona.
Se mi chiedete come suona, la mia risposta è che sembra impossibile sentire tanta qualità elettronica scaturire da un assemblaggio di quasi 80 anni fa e sottolineo che la prima volta che lo provai dopo l’acquisto, conoscendone l’età, l’amico romagnolo Guglielmo Cicognani (conosciutissimo e famoso in tutto il mondo ingegnere e costruttore di importanti amplificatori ed effetti) accese professionalmente per mio conto il Woodie inviando la tensione elettrica a piccoli step fino ai 117 volt per evitare eventuali shock elettrici e una volta in corretta tensione sembrò costruito due giorni fa !!!!!!
Questo amplificatore, per la sua importanza storica e collezionistica, potrebbe da solo essere protagonista principale di una mostra museale Fender vintage e sarà presentato ed illustrato in modo specifico nei libri ‘our vintage soul’ 2 e 3 inerenti la collezione privata Fender vintage di Flavio Camorani in prossima pubblicazione.