Epiphone è uno dei marchi di produzione di strumenti musicali più antichi e famosi al mondo. Il suo nome, anche se profondamente legato alla produzione americana di strumenti folk e jazz, in realtà ha origine greca.
Il liutaio greco Anastasios Stathopoulos, figlio di Kostantinos, commerciante di legnami, nei primi anni del 1900 si imbarca con la famiglia dalla costa turca di Smirne verso gli Stati Uniti. Si stabilisce a New York e avrà sei figli, il primo è Epaminondas soprannominato Epi.
Sarà proprio Epi a lanciare il marchio Epiphone nel mondo, ribaltando la produzione tradizionale di mandolini a guscio del padre con una nuova serie di banjos che comprende modelli di chitarra, ukulele e mandolini.
Solo nel 1928 la fabbrica arricchisce il catalogo con i primi modelli di chitarre acustiche, una scelta commerciale mirata a contrastare la rivale Gibson.
Le grande rivalità fra le due case di produzione di strumenti musicali si protrarrà per molti anni, ma, dopo la seconda guerra mondiale, la produzione Epiphone inizia un lento declino che culminerà nel 1957 con la cessione completa dell’azienda alla Gibson per $ 20,000.
In seguito la produzione della Epiphone si continuerà a distinguere dalla Gibson, anche se alcuni modelli usciranno differenziati solo nella sigla e nella forma della paletta, distintamente Epiphone e Gibson.
La chitarra Epiphone FT-45 Cortez Sunburst del 1965 presentata questo mese rientra in pieno in questa linea di strumenti a “doppio nome”, infatti lo stesso modello è presentato anche dalla Gibson con il nome B-25.
Differenza sostanziale: le due palette, una Gibson e l’altra Epiphone.
La chitarra è realizzata con legni “vintage”: mogano Honduras per manico fasce e fondo e piano armonico in abete Sitka con X-bracing di rinforzo. Tastiera (scala 24 3/4 “) in palissandro brasiliano.
Piccola curiosità: la cordiera sembra ebano, ma in realtà è in bachelite (una resina fenolica in voga in quegli anni) e la selletta è in ceramica con le due viti laterali per regolare l’action delle corde (su questa chitarra è stata sostituita con una in osso ma è in dotazione anche quella originale), Truss-rod “one way” nel manico e meccaniche Kluson a striscia con palettina bianca.
Caratteristica di alcune produzioni Gibson di quegli anni è la tastiera con una prima posizione leggermente stretta con un capotasto di soli 4 cm. Tutto è avvolto da una bellissima vernice nitro in sunburst rosso/giallo.
La chitarra è con la sua custodia rigida originale, il suono è splendido, cassa piccola ma eccellente riverberazione ed espansione.
Ottima intonazione sulle posizioni più alte ed equilibrio fra bassi e acuti.
Dal Blues al Jazz e al Folk, dal Fingerstyle al Flatpicking, una chitarra per tutte le stagioni!
A cura del Maestro Liutaio Leonardo Petrucci e di Alessio Ambrosi, Artistic Advisor Acoustic Guitar Village, Cremona Musica