APPROFONDIMENTO FEBBRAIO 2020
FENDER CHAMP STEEL DEL 1953
Lo Strumento in analisi di questo mese tratto dal museo fender vintage di Flavio Camorani è la chitarra Fender Champ Steel del 1953.
Questo modello esistente dalla decade ‘1940/50 fu la prima chitarra elettrificata a corpo pieno chiamata anche ‘Hawaiana’ e venne prodotta in molteplici soluzioni di più corde ed addirittura doppi, triplici e quadruplici manici così da poter simultaneamente permettere al musicista di accedere a più svariate accordature tonali senza necessariamente agire sull’intonazione di una singola chitarra ogni volta.
La stessa slide poteva presentarsi in tre modelli: il modello base più economico ‘champ’ distribuita in una custodia di cartone pressato, la più costosa ‘de-luxe’ con identiche regolazioni ma che vedeva l’aggiunta di tre sostegni avvitabili in metallo cromato ed una custodia in legno ricoperta di panno tweed, e l’importante ‘pedal-steel’ addizionata rispetto alla de-luxe di ulteriori pedali che tramite un sistema di ‘impalcatura’ di metallo composta da pedaliera, carrucole e fili di acciaio applicabile alla base dello strumento consentivano al musicista di variare di intonazione la chitarra allentando o tirando con l’azione dei pedali le corde modulate manualmente dallo slittamento di una barretta di metallo chiamata ‘slide’.
Il suono elettrico di queste chitarre emula il ‘vero’ suono delle prime Telecaster in quanto venivano equipaggiate con gli stessi pickup (solo di differente formato alla base), pots e condensatori e questo fattore fa sì che purtroppo la grande maggioranza di queste vecchie chitarre abbia subito nel tempo l’asportazione dell’elettronica venduta poi come parte di ricambio utilizzati su strumenti ritenuti molto più importanti.
La slide subì diverse modifiche tecniche nel corso degli anni ed inizialmente era prodotta con legno di acero/pino ricoperto di una elegante ‘pellicola’ vinilica a striature tendenti al colore grigio, giallo, verde o rosso con la scritta del marchio incisa sul metallo della paletta.
Successivamente a metà del decennio 1950/60 venne abbandonata la copertura vinilica e lo strumento prodotto in frassino (blonde) o ontano (altre colorazioni) venne aggiunto della logo applicata ad acqua come sulle chitarre e bassi o da una targhetta in metallo rettangolare fissata con 2 spilli a seconda delle epoche e modelli.
I modelli economici champ venivano equipaggiati con meccaniche a manopolina di plastica rispetto ai più importanti modelli dee-luxe e pedal che esibivano meccaniche di metallo e successivamente per la serie champ la plastica delle manopoline divenne nera anzichè bianca con i knobs verniciati a loro volta di nero.
La ‘slide’ rimase sempre in produzione e malgrado sia stata l’espressione tecnica del primo strumento a corde su un corpo solido equipaggiato di pickup magnetico è ancora oggi comunemente utilizzata nella musica moderna sia come strumento in sè che come stile di esecuzione.
– info su: www.flaviocamorani.it –