Lo strumento che prendiamo in esame in questo mese è un basso Fender Jazz risalente alla fine del 1973.
Nel corso del 1972 a catalogo, la Cbs propose per la prima volta la possibilità di acquistare uno strumento con il corpo in frassino vernicato trasparente ‘Natural’ (in realtà alcuni modelli come ad esempio la chitarra telecaster thinline ed il precision slab prodotto in poche centinaia di esemplari per il mercato Inglese nel 1966 furono prodotti anche in verniciatura trasparente ‘natural’ ma solo per esemplari ‘custom’ e non standard a catalogo).
Questo tipo di vernice polyester è ritenuta ‘custom’ fino al dicembre
1974 in quanto la colorazione standard ufficiale era il sunburst 3 toni e solo dal 1975 non esiste più una regola collezionistica di colori custom ma divennero tutti colori standard a catalogo senza sovrapprezzi richiesti in nessun caso.
Questo strumento è l’esempio del passaggio del poggiadita alla sede superiore delle corde (fine 1973) ed a breve la produzione sostituì anche la piastrina serramanico da 4 viti a tre viti ‘tilt-neck’ con la relativa pallottola metallica fuoriuscente dalla paletta.
questo strumento mostra anche la variante apportata dal 1971 del lieve avvicinamento al ponte del pickup e così anche il battipenna in abs plastico che dallo stesso periuodo divenne nella parte inferiore da lucido ad opaco.
Tutte le altre parti di hardware ed elettronica restarono identiche alle precedenti e così in seguito anche la custodia che venne vestita anche di una logo metallica con l’aggiunta della descrizione ‘made in u.s.a.’.
Purtroppo da questo momento in poi i frassini grezzi usati per costruire i corpi di chitarre e bassi furono scelti con meno accuratezza e soprattutto seguendo un ulteriore risparmio economico e nella maggior parte risultarono dalla fine del 1974 a seguire strumenti spesso più pesanti rispetto ai precedenti….questo risulta fortunatamente ancora molto leggero sebben in frassino.
Aggiungo che nel periodo 1972/1974 esiste la possibilità di reperire pickup con basette nere (non necessariamente timbrate) oltre che grigie timbrate a 6 cifre, ma sempre costruite con il medesimo filo di avvolgimento ed i fili di collegamento in plastica rigida bianca e nera sottili.
Questo strumento mi è stato affidato dal bassista della band italiana Negramaro Ermanno Carlà quando fece acquisto miop tramite di un prezioso e raro jazz bass stack knobs del 1960, primo anno di produzione ufficiale.
Tutte le schede e foto dettagliate di questo strumento sono reperibili sul libro
Alla prossima puntata!
Flavio Camorani