FENDER JAZZ MASTER 1959
Lo strumento estrapolato dalla mia collezione e messo sotto la lente in questo mese è una meravigliosa Jazzmaster del 1959 risalente ai primissimi mesi di costruzione dalla presentazione al N.A.M.M.
Modello nato alla fine del 1958 venne prodotto nei primi esemplari anche con il manico Maple oltre che ‘slab-board’ con la tastiera in Palissandro brasiliano.
La logo di questa chitarra appare con un ricciolo artistico molto bello ad accompagnare la scritta in stile ‘spaghetti’ e la sua colorazione standard era il sunburst a 3 tonalità ma venne offerta dal 1961 a catalogo anche con una serie di colori opzionali che potevano essere abbinati anche alla paletta pagando un sovrapprezzo percentuale.
L’elettronica offriva al musicista per la prima volta la possibilità di ottenere due differenti selezioni di suoni per accompagnamento e/o solista dividendo in due sezioni le impostazioni sonore ed i pickup single coil avevano una forma ‘a saponetta’ racchiusi in una protezione di plastica bianca.
I pomelli di volume e tono erano i medesimi già utilizzati per la stratocaster così come le meccaniche Kluson pat. pend. single line.
Il battipenna sui modelli costruiti nei primi mesi era in metallo anodizzato e in breve tempo divenne come per tutti gli altri modelli prodotto in celluloide color tartaruga o (a seconda del colore richiesto) bianco/green a tre strati ma sempre con entrambe le facciate lucide a specchio.
Su questo modello comparve per la prima volta un nuovo disegno di ponte ‘floating-tremolo’ che offriva una notevole precisione di vibrato e che poteva essere disinserito tramite un bottone posto sul ponte stesso che se azionato ne bloccava la azione fluttuante.
Il corpo era in ontano (tranne che per i modelli destinati a verniciatura blonde in frassino) ed aveva una innovativa forma definita ‘off-set’.
La custodia presentava le medesime caratteristiche delle già esistenti Stratocaster e Telecaster diagonal pocket ma con dimensioni appena maggiorate ed il cassettino portaoggetti a forma rettangolare e non diagonale; i primi modelli erano ancora ricoperte da livrea in Tweed tolex ed interni gialli ma gradualmente dal 1959 si passò al Brown tolex vinilico mantenendo fino al 1960 la cerniera di chiusura posta al centro della maniglia.
Va notato che alla nascita questa chitarra era la più costosa e lussuosa dell’intero listino della Fender Factory e venne accompagnata con un modello simile per caratteristiche tecniche dal maggio del 1962 dalla nuova Jaguar.
In brevissimo tempo per le sue caratteristiche sonore questo modello divenne un ‘must’ per tutti i nuovi complessi musicali in voga in quel periodo storico che unitamente agli amplificatori White-tolex diedero vita al colorato mondo della musica rock’n roll e surf della decade 1960.
Tutte le fotografie dettagliate nei minimi particolari e la scheda tecnica dello strumento raccontatovi sono presenti sul libro ‘Our vintage soul’ vol 2 (info su www.flaviocamorani.it
Grazie della vostra attenzione….al mese prossimo!
Flavio Camorani