Storia di una speciale cassa Marshall

Sulla scia dell’ultimo approfondimento fatto sull’amplificatore Marshall di Jimi Hendrix, vorrei parlare oggi di una cassa Marshall che ha una sua storia tutta speciale da raccontare…non si tratta di una cassa qualunque, trovata da un collezionista o un vecchio proprietario, bensì è appartenuta ad una celebre band americana degli anni 60 , i Cactus.
Per chi non li conoscesse sono una band formata nel 1969 da Carmine Appice, Tim Bogert Jim McCarty e Rusty Day, Appice e Bogert fino al 68 erano membri dei Vanilla fudge, band che si esibì più volte insieme alla Jimi Hendrix Experience.

“L’idea di formare un supergruppo nacque nel 1969 dopo lo scioglimento dei Vanilla Fudge a partire dai musicisti Tim Bogert e Carmine Appice, con l’intenzione di aggregare anche Jeff Beck e Rod Stewart.

Ma dopo l’incidente automobilistico di Jeff Beck che lo costrinse fuori dalla scena musicale per oltre un anno e la decisione di Stewart di riunirsi ai Faces, i due strumentisti originari chiamarono Jim McCartye il cantante Rusty Day dando vita ai Cactus.
Con questa line-up il gruppo ha prodotto tre dischi (Cactus, One Way…Or Another e Restrictions) prima di sciogliersi nel 1972 Il quarto disco è uscito con una formazione diversa. Nel 2006, dopo la reunion del complesso, è uscito l’album Cactus V.”

Vedremo poi negli anni 70 finalmente realizzato il loro desiderio con l’unione di questo trio, Beck Bogert Appice.
I Cactus furono una band molto influente nel panorama hard rock, le sonorità erano molto acide e psichedeliche ancora in stile anni 60 ma con appunto questa nuova e fresca spiccata componente hard rock. La band si esibì nel corso del 1970 in vari Festival compresa la Jimi Hendrix experience. Jim era molto amico con Hendrix, se non erro dovrebbe anche aver registrato una track su una sua traccia, e aver ricevuto una chitarra in regalo da Hendrix.

Tornando alla mia cassa in questione racconterò il modo casuale con cui l’ho trovata

Un giorno nel pulire la casella di posta mi imbatto in una delle tante email che ci sommergono ogni giorno con pubblicità e quant’altro…questa riguardava una casa d’aste americana, dove si trovano lotti di vendite di qualsiasi tipologia di oggetti, dai mobili alle automobili, arredamenti,gioielli oggettistica insomma di tutto, incuriosito dall immagine di un amplificatore Marshall apro il link e vado a vedere meglio…
Si trattava di una testata Marshall del 74, poi mi accorsi c’era in quello stesso lotto compresa anche una cassa, apro la pagina e con immenso stupore mi trovo davanti ad un bellissimo cabinet anno 69/70 appartenuto alla band Cactus!

Una grande scritta bianca a vernice sul retro porta il nome della band (come era solito fare tra le band per la strumentazione da tournée) più una altra scritta “property of John Guild” che vedendo essere più bianca quindi recente rispetto a quella “cactus” si risale essere stata fatta dal secondo proprietario,acquistata dopo che i Cactus se ne liberarono.
Il prezzo era veramente basso, non ricordo se si trattasse di un centinaio di dollari quindi mi sono detto: perché non provo a prenderla? Quindi ho fatto l’iscrizione e tutto il necessario e fatto la mia offerta…morale della favola sono riuscito ad aggiudicarmi l’asta ad un prezzo veramente eccezionale!

Fatto tutto questo inizia la parte dolorosa dell’importazione che in concomitanza con l’inizio della pandemia ha veramente messo in ginocchio tutto il mondo… quindi il periodo di attesa è stato piuttosto lungo prima di riuscire ad importare il cabinet in Italia.

Comunque dopo tante fatiche e sacrifici sono finalmente possessore di un cabinet che respira tutta la vera essenza del rock roll , un cabinet che ha suonato sui grandi palchi d’America, gli anni dei grandi festival e delle grandi Band sempre in tournée …e chissà, potrebbe anche essere stata sullo stesso palco insieme a Jimi Hendrix!

La cassa finalmente arriva, esteticamente è ovviamente bella vissuta, il tolex un po’ strappato nel retro ma tutto sommato è in buono stato, la tela è originale e ben tenuta e il logo è mancante. dopo una piccola ispezione la apro e mi trovo piacevolmente davanti ad un quartetto di T1281 Celestion greenback G12H 30 watt del 69 70.
Un cono purtroppo è bloccato e inchiodato e gli altri sono un po’ rimumorosi.. ma pazienza, con un buon restauro ritornerà a splendere come nuova.

Sarà un onore per me da ora in poi nel mio piccolo poterla continuare a farla cantare ai miei concerti.

P.s. dedico questo approfondimento a Tim Bogert che purtroppo è appena deceduto 13/01/2021