APPROFONDIMENTO GIUGNO 2019

TONY IOMMI BLACK SABBATH 1968 LANEY 100 WATT SUPERGROUP MK1

Un altro cimelio del Rock, legato al gruppo fondamentale per l’evoluzione “nera” del metal, i Black Sabbath. Coloro che hanno gettato le basi per il successivo sviluppo di tutto il “dark-sound”.

L’ oggetto in questione è l’amplificatore di TONY IOMMI, la testata 1968 LANEY 100 WATT SUPERGROUP MK 1 la n° 3 di 4 che utilizzava live.

Foto particolareggiate dell’oggetto fronte e retro:

MARIANO RACCONTA…

L’amplificatore mi fu venduto da BEV BEVAN, STORICO BATTERISTA DEI THE MOVE E POI DELLA E.L.O. (Electric Light Orchestra)

Nel 1980 Bevan pubblica la prima biografia ufficiale del gruppo, nel 1983 viene chiamato dai Black Sabbath per sostituire Bill Ward nel tour susseguente all’album Born Again.

Con Tony Iommi Bevan continua a collaborare nel 1987, durante le registrazioni dell’album The Eternal Idol, nel quale sarà accreditato come percussionista.

La testata in questione appunto gli fu regalata da IOMMI stesso.

Dell’amplificatore originale è rimasto tutto tranne il cabinet esterno, che per esigenza di trasporto e soprattutto di utilizzo fu posizionato all’interno di un altro CABINET, sempre Laney, ma successivo, presumibilmente inizio anni 80, CON l’ AGGIUNTA DI una VENTOLA esterna PER il RAFFREDDAMENTO. Modifica apportata forando lateralmente il nuovo “contenitore”.

Questa “customizazione” che spesso possiamo trovare e/o vedere su altri ampli live stage, garantiva maggior stabilità di suono durante le performances in quanto abbassava la temperatura delle valvole e dei componenti all’interno del case, in quanto la testata veniva utilizzata come LEAD.

FOTO DEI DOCUMENTI

Un po’ di storia per approfondire … solo per chi vuole !

Frank Anthony “Tony” Iommi nato a Birmingham, 19 febbraio 1948. Fondatore, leader e unico componente fisso dei Black Sabbath. Durante la scuola conosce “Ozzy” Osbourne. Il soprannome “Ozzy” appunto, deriva dalle burrascose esperienze scolastiche dove l’allora ragazzino balbuziente, era spesso bersagliato di svariate prese in giro.

Avrà modo di riprendersi negli anni successivi !!!
Una curiosità: durante uno dei suoi ultimi turni di lavoro, una pressa purtroppo amputa a Iommy le falangi superiori del medio e dell’anulare della mano destra. Tony è mancino, quindi le falangi della mano destra gli servono per premere le corde della chitarra.

Dimesso dopo un mese dall’ospedale , prova a suonare da destro ma non ci riesce. Cade in un periodo di profonda depressione e decide di abbandonare la chitarra.

Un giorno per caso, ascoltando Django Reinhardt … uno a caso … celebre chitarrista belga gipsy jazz di origini sinti, che rimase anch’egli menomato ad una mano a causa di un incidente, quando il carrozzone su cui viaggiava prese fuoco mentre lui era all’interno. La sua mano sinistra rimase così gravemente ustionata che a malapena poteva muovere solo indice e medio, anulare e mignolo rimasero atrofizzati. Nonostante ciò, Reinhardt non abbandonò la chitarra e sviluppò una tecnica “a 2 dita” che lo rese ineguagliabile.

Così Tony ricominciò a suonare, ricorrendo ad uno stratagemma : l’applicazione di protesi autocostruite, realizzate fondendo e sagomando la plastica dei tappi del detersivo. Nonostante le nuove protesi lo ostacolassero nell’esecuzione del bending, Iommi scelse di accordare il suo strumento un semitono sotto, cosicché le corde potessero essere più morbide.

ARRIVIAMO ALL’AMPLI IN QUESTIONE.

Dal 1968 fino al 1979 Iommi usa in particolar modo Laney fra cui le primissime serie. I Supergroup MKI. Una sorta Marshall Plexi con trasformatori Hiwatt…senza scendere troppo nei particolari.

Di seguito una delle tante foto che lo ritraggono assieme alla sua fedele “colonna” di Supergroup MKI.

ALLA PROSSIMA….