Richard’s Orchestra
Festa della Musica 2020

In occasione della Festa della musica in streaming del 21 giugno, organizzata dall’etichetta discografica Seahorse Records, la Richard’s Orchestra si è potuta finalmente riunire. Abbiamo suonato e registrato davanti alle telecamere tre brani del nostro nuovo album Nothing Nothing.
Scaletta: 1 You can’t hear me, 2 Too early, 3 Amazing Sunrise.

Ivan “King”: Devo dire che tutte le iniziative precedenti durante il covid 19 erano state da me altamente bocciate, non sono andato a cantare o a suonare sul balcone, non ho girato video in ciabatte in casa, né tantomeno mi sono mostrato con un cartello in mano #iolavoroconlamusica: queste cose non fanno proprio per me.
A differenza delle precedenti proposte questa si mostrava altamente stimolante per tutta la band.

Alle “Gervasa” : “Per quanto mi riguarda vi posso dire che quel giorno lì avevo delle belle vibrazioni già quando sono partito da casa. Per me cambiare luogo in cui suonare è sempre un grosso stimolo… E’ come se al nostro suono si aggiungessero colori sorprendenti e infatti quando siamo arrivati da Dan’s Burn la mia speranza era che Enrico si sedesse prima possibile alla batteria per iniziare a fare qualche nota col basso e godermi i nuovi colori…”
Abbiamo allestito al Dan’s Barn, una ex stalla a casa del nostro tastierista Dan Cavalca, un set molto sobrio: giusto gli amplificatori, la batteria e qualche oggettino. Potrete infatti notare una abat-jour, una bambolina di pezza, il libro di Nostradamus (dove probabilmente è contenuta la profezia della pandemia) e un bauletto (contenente il tesoro di Richard?).

L’idea sostanzialmente era quella di levarci le mascherine per qualche minuto e di far fluire la nostra musica riprendendola da dove l’avevamo lasciata prima della pandemia.

Ivan “King”: “mi sono occupato della microfonazione, sette microfoni in tutto, niente mixer, suono puro diretto (vedi foto). Inizialmente ho posizionato tre microfoni per la batteria Ludwing di Enrico; successivamente ho piazzato un microfono davanti ad ogni amplificatore. Per la chitarra abbiamo usato un super vintage Wem er15, per il basso una testata Orange collegata ad una cassa Carlsbro, la tastiera Microkorg usciva da un Vox ac30.

Infine abbiamo piazzato un’asta con per la voce di Bert davanti all’obbiettivo della telecamera. Nessuna spia per Bert”.

Per l’immagine ci siamo affidati a una realtà che predilige lavorare in analogico e ha un approccio ‘intellettuale’ alla cinematografia: Inner Stories (www.innerstories.org), che cura il progetto fotografico e video globale. Per questo live è stata scelta un’immagine fissa e prospettica a cui si alterna una seconda camera per primi piani e sequenze. Anche il colore e la fotografia costruiti per la band incarnano il mood dei suoni e la filosofia del gruppo. Non c’erano altre persone sul set.

Una volta allestito il set e regolato i suoni a puntino ci siamo cambiati e preparati come se dovessimo fare un vero concerto.
Siamo entrati uno alla volta, una sola take senza mai fermare né le telecamere né l’audio.

Inner Stories ha curato il montaggio del video e Dan Cavalca ha mixato l’audio (vedi video)

.