APPROFONDIMENTO MARZO 2019
Il Wah, il nucleo olla e zio Roberto
Il Wah, il nucleo olla e zio Roberto
Ciao a tutti, cari lettori della fantastica newsletter di Vintage Authority.
Questo mese voglio parlarvi di una cosa che successe anni fa ma che in questi giorni ho avuto modo di riscoprire e che ora desidero condividere con voi.
Anni fa, come dicevo, mi trovavo con il “Mastro” Roberto Pistolesi in quel di Santa Croce e più precisamente da “Mario” una enorme discarica militare nei pressi di Viareggio. Girovagando alla ricerca di qualche gioiello sommerso in quel modo di ferro arrugginito e puzza che non oso descrivere, Roberto si fermò davanti dei cassonetti di polistirolo e con il suo sguardo sornione mi disse “oh guarda! … i nuclei a olla… quelli boni!” Guardai quelle scatole ma vidi solo delle piccole ferriti tonde con su scritto N22 -661- …. Un grosso “bhoooo” scoppiò nella mia testa e fù così forte che lo trasmisi telepaticamente! Lui, continuando, “daiii bischero, con queste ci si rifanno le induttanze per i wah-wah… per fargli fare “uaaaa” e non “uiiiiii” come fanno quelli novi!” ….Eh si, lo Zio di cose ne sapeva!
La cosa mi è tornata in mente perché in questi giorni è passato dal Lab un mio amico per portarmi due Wah-Wah della VOX con qualche problemuccio. Stesso modello V847. Uno degli anni 90 Gold “Limited Edition”, l’altro di produzione Italiana all’inizio degli anni 70. Stesso circuito e stessa struttura. L’unica cosa che cambia sono la data di produzione dei componenti, il modello dei transistor (anche se sono entrambi in silicio NPN con hfe simile), il potenziometro che in quello moderno è l’ottimo Allen Bradley Type EJ long Life mentre sul vecchio c’è lo storico ICAR (con qualche acciacco ma niente che un buon spray per potenziometri non può risolvere) e, appunto, l’induttanza! Avevano entrambi piccoli problemi e una volta sistemati, ovviamente li provai. Iniziai con il “vecchio” e devo dire che nonostante l’età suona veramente bene. Musicale, profondo, con i medi pronunciati e dolci e gli acuti scintillanti ma mai fastidiosi. Dopo una buona mezz’oretta lo staccai e provai il “Gold Limited Edition” degli anni 90.
Lo staccai subito! C’è qualche problema dissi e mi misi a ricontrollare il tutto. Niente, transistor con hfe giusto, componenti ok, escursione del pot corretta … non è che suonava male ma c’era qualcosa che non mi quadrava. Lo ricollegai e già andava meglio. Seppur non ho fatto niente iniziavo a non capire più cos’era stato quel fastidiodisgusto che mi fece pensare che non andava bene. Ricollegai in serie il vecchio, tanto sono truebypass entrambi, e feci un AB giusto per capire. Ahhh ecco cos’era! Corsa del pedale un pò strana, bassi assenti, medi così così e acuti secchi e fastidiosi. La cosa strana (e inquietante aggiungo) è che queste differenze si sentivano solo se lo paragonavo al vecchio. Se mi abituo al nuovo tutto questo non lo sento più!
Ecco che mi ritornano in mente le parole di Roberto riguardo i Wah che fanno uaaa e i Wah che fanno uiii! Certo, i condensatori “fanno” ma credo che Roberto aveva proprio ragione: le induttanze e la qualità delle ferriti sono fondamentali per il suono di questo meraviglioso effetto. A giorni sostituirò l’induttanza al “’Gold Limited Edition“ del mio amico per donargli quelle armoniche che mancano ma, per condividere con voi ancora meglio quelle che sono state le mie impressioni, ho fatto un piccolo video di comparazione (anche se come chitarrista faccio abbastanza schifo) su YouTube. Guardatelo e fatevi voi stessi un’idea.
Stay tuned