CARLO RASPAGNI – (1925-1999) VIGNATE (MI)
Chitarra acustica Modello “000” (1985)
Un eccellente esempio di risposta italiana alla produzione americana di chitarre acustiche
Carlo Raspagni, allievo dello zio, Erminio Travi, costruttore di chitarre e mandolini, nel 1951 entra nella fabbrica di strumenti musicali Monzino di Milano dove si distingue per la sua abilità e precisione.
Nel 1961 apre la sua bottega a Vignate ed in seguito una sua Scuola di Liuteria, dove lavorerà fino al 1999, anno della sua morte.
Vincitore di numerosi concorsi di Liuteria, Carlo Raspagni vanta una produzione che include, oltre a chitarre classiche ed acustiche, anche mandolini, mandole e mandoloncelli, liuti e chitarre barocche.
Durante la sua carriera ha creato strumenti per molti musicisti italiani: Luigi Tenco, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci, Cochi e Renato, Adriano Celentano, Fabrizio de André, Lino Patruno, Caterina Valente, Tony Renis, Franco Mussida.
La sua produzione è oggi rara e ricercata.
Il modello è esemplare unico nella sua produzione.
Realizzata su richiesta, la chitarra è caratterizzata da una X-bracing “avanzata” alla buca con una distanza notevole dal trapezio della cordiera. Innesto al 12° tasto e paletta slotted, con meccaniche dorate di fabbricazione tedesca.
Sulla chitarra, con cassa in palissandro indiano, piano armonico in abete italiano, manico mogano e tastiera in ebano, si fanno notare la rosetta alla buca e i dots romboidali sulla tastiera entrambi in madreperla, materiale che Carlo Raspagni, notoriamente non amava lavorare.
La chitarra è dotata di una timbrica molto particolare, con bassi ed acuti estremamente definiti, profondi e ricchi di armonici.
A cura di Alessio Ambrosi, Artistic Advisor dell’Acoustic Guitar Village, Cremona Musica International Exhibitions and Festival. Foto e articolo di Leonardo Petrucci