In questo approfondimento la Richard’s Orchestra parlerà della musica live e del suo ritorno sul palco il 31 Luglio
L’importanza del live e cosa rappresenta per te
Ivan “King” Torelli: “Per me il live è la vita della musica, l’inizio e la fine allo stesso tempo. Vi racconterò questa storiella che mi è capitata quando ero poco più che un bambino.
Mio padre aveva un collega di lavoro musicista. Un bel giorno arriva a casa mia e mi regala un sacco di dischi, cassette, vinili ect ed io, che avevo appena ricevuto uno dei regali più belli del mondo, gli chiesi come mai mi stesse facendo quel regalo magnifico. La risposta fu: ho tenuto solo i Live!
In un primo tempo ho pensato che fosse pazzo, anzi totalmente pazzo: si era appena sbarazzato dei suoi dischi.
Poi la prima volta che andai a casa sua vidi i dischi live che si era tenuto. Iniziò a spiegarmi la differenza del suono e di energia tra un album da studio e un album live. Ne aveva una montagna: Who, Doors, Led Zeppelin, Ac Dc, Kiss, Deep Purple, Van Halen, Black Sabbath ect. Erano delle sassate! Iniziai a mia volta a seguire i live con maggiore attenzione badando ai suoni e a come erano stati registrati. Alcuni erano registrati così male che quando li ascoltavi la prima volta sapevi anche che sarebbe stata l’ultima. Altri così bene che mi domandavo come cavolo avessero fatto (tuttora è un mio trip personale).
Il primo live di Bo Diddley nel 1963 venne registrato da un ragazzo che aveva collegato un registratore ad una batteria di aeroplano. Per i patiti di Blues c’è da sapere che Alan Lomax andava con un registratore nel baule collegato alla batteria dell’auto nelle piantagioni e nelle prigioni a registrare esecuzioni live da brivido di gruppi o singoli artisti di colore. Fu così che scoprì Muddy Waters … da lui è nato tutto il resto!!
Noi della Richard’s Orchestra abbiamo cominciato tutti da piccoli a suonare dal vivo e ancora oggi cerchiamo di farlo nel migliore e allo stesso tempo nel più “vero” dei modi. Siamo una formazione ancora molto legata al suono rock-blues: una chitarra elettrica, un basso, una tastiera, una batteria e un cantante. Niente Mac, niente basi, niente sequenze per il momento. Suoniamo ancora tutto dal vivo. La nostra natura, anche in fase di composizione, è live: tutto nasce da idee che sviluppiamo poi con delle jam session”. Il nostro disco Nothing Nothing è tutto suonato in presa diretta. Il precedente “Suite” fu registrato in un solo pomeriggio. Possiamo suonare ovunque in una stalla, in una biblioteca, in un bar, in un giardino, in un castello e ovviamente su un palco!”
Alessandro “Gervasa” Corradi vi dirà come vede la situazione attuale e la ripresa dei live.
“beh… ci sarebbero molte cose da dire…intanto se mi avessero detto che il 31 Luglio di quest’anno avremmo suonato dal vivo su un palco vero, non c’avrei scommesso 1 centesimo… e invece suoneremo…poi, nel periodo immediatamente successivo al lockdown, seguivo i socials e alcune pubblicazioni di live show più o meno felici e così, insieme ai ragazzi di Seahorse Recordings abbiamo convenuto sulla volontà di andare avanti pubblicando del materiale ma certamente a patto di mantenere una certa qualità sia audio che video e così abbiamo fatto, ovviamente al meglio delle nostre possibilità. Per quanto mi riguarda penso che questo periodo sia ricco di opportunità per aumentare le esperienze, cosa sempre molto positiva, a maggior ragione se si fanno cose fighe come preparare un live show in un granaio o curare al meglio i particolari di un’uscita discografica (e qui devo certamente ringraziare i nostri amici: Mauro Leoni, Fabio Campanini, Seahorse Recordings, Marte Press e Monique Emme).
Cosa succederà nessuno può saperlo… di certo oggi stiamo facendo cose che non avremmo tenuto in considerazione in passato ma che ora credo che continueremo a fare certamente per il futuro, questo indipendentemente dall’emergenza.
Bert: “Canto senza farmi troppe domande. Seguo la corrente e offro il mio contributo”
Ivan “King” Torelli: “Come ha anticipato prima la Gervasa il 31 Luglio torneremo a suonare dal vivo e lo faremo nella mia città, gli altri sono tutti reggiani, al Lostello in Cittadella a Parma!
Durante il Lockdown mi ha chiamato l’organizzatore Sgorbani Francesco parlandomi del festival Cuscinoni.
Francesco Sgorbani: “Cuscinoni – All’imbrunire delle lunghe giornate d’estate i prati si illuminano e musica, immagini e parole si diffondono tra gli spettatori della rassegna Cuscinoni, un’iniziativa inserita nel calendario di “Parma Estate 2020” ed organizzata, sull’erba de Lostello nel Parco della Cittadella, da Cem Lira – Centro Educazione Musicale con il sostegno del Comune di Parma e Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21.
Da luglio a settembre concerti, spettacoli e proiezioni immergeranno gli spettatori in un’esperienza culturale all’insegna del relax e del “savoir-vivre”.
“Cuscinoni” aspira a diventare un momento della settimana atteso dai giovani che amano stare all’aria aperta, dalle famiglie che cercano un’alternativa alle calde mura di casa, dagli appassionati di musica e teatro di tutte le età e dagli abitanti del quartiere che vogliono andare a far due passi.
La proposta è volutamente ricercata, gustosa, curiosa, pensata in collaborazione con alcune delle realtà più stimolanti del panorama artistico del nostro territorio – come Insolito Festival, Squinterno Festival, Tutti Matti Per Colorno, Rock the Baita e Slegati! Festival – per portare ai cittadini, comodamente distesi sui cuscinoni del nome, un assaggio di ciò che di solito si svolge altrove”.
Ivan “King” Torelli: “mi raccomando ricordatevi di prenotare. L’ingresso è gratuito ma c’è da prenotare al seguente link: https://www.comune.parma.it/prenota/app/#/eventi/musica.
Vi aspettiamo per farvi ascoltare per la prima volta in assoluto il nostro “Nothing Nothing”.