Chitarra archtop Giuseppe Bernardo Lecchi
La chitarra di questo mese è una archtop di liuteria italiana, realizzata dal M° Liutaio Giuseppe Bernardo Lecchi a Genova nel 1949.
Giuseppe Lecchi, nato ad Alessandria nel 1865 e morto nel 1967 è stato allievo di Cesare Candi, massimo esponente della liuteria classica genovese.
Nel 1937 con un suo quartetto d’archi vince il primo premio alla mostra di Cremona nel Bicentenario Stradivariano, strumenti ancora oggi esposti al Civico Museo di Cremona.
Nel 1949 fu nominato conservatore del “Cannone “ di Paganini .
Nella sua carriera ha realizzato molti strumenti ad arco, alcune chitarre classiche ed un modello da Jazz, prodotto in pochi esemplari.
Il modello presentato è stato realizzato con fasce e fondo di un particolare acero, occhiolinato e ricco di fiammature molto strette, la tavola armonica è in abete italiano. E’ probabile che Lecchi utilizzasse per il modello Jazz delle tavole selezionate per violoncelli .
Il manico è in acero, impreziosito da con una curiosa finta marezzatura ad acido. Tastiera in ebano e paletta con meccaniche Waverly del periodo.
La cordiera è una Kluson/Gibsonprewar modificata per ospitare l’ingresso jack ancora stile Geloso, con il cavo originale perfettamente funzionante.
Il pick up è artigianale, realizzato con due magneti a ferro di cavallo ai lati dell’avvolgimento di rame e ricoperto con lastra di perloid.
La chitarra è fornita della sua custodia rigida originale
Suono? Acustica splendida, bilanciata e profonda, pick-up molto caldo e anche se privo di regolazioni volume/ tono mantiene una sua spiccatissima personalità e dinamica.
Giuseppe Lecchi ha trattato la chitarra con una splendida vernice ad alcol per strumenti ad arco.
A cura del maestro liutaio Leonardo Petrucci e di Alessio Ambrosi, Artistic Advisor dell’Acoustic Guitar Village, Cremona Musica.