APPROFONDIMENTO MARZO 2019

LA NASCITA DELLA CHITARRA ELETTRICA – PARTE 3

Un particolare curioso che rende buon esempio di quanto divenne difficoltoso mantenere i ritmi lavorativi fu che la Ditta dovette assumere una persona solo per controllare la chiusura serale e riapertura mattutina delle centinaia di porte che erano suddivise nei vari capannoni industriali e così nel corso del 1964 Leo ed i suoi soci decisero di reperire un socio che potesse condividere con nuove forze la proprietà dell’Azienda mantenendone il Marchio ed il controllo di qualità.

Lo Staff tecnico di Leo Fender individuò nel colosso televisivo CBS il nuovo potenziale importante Partner e nel gennaio del 1965 dopo giorni di trattative venne definita ufficialmente la vendita percentuale alla famosa compagnia televisiva per una cifra stellare di oltre 13 milioni di dollari.
Le regole contrattuali furono definite e firmate tra le parti ma nella realtà i nuovi ingegneri tecnici proposti dalla CBS apportarono immediatamente modifiche e nuove direttive alla catena produttiva aziendale senza rendere oltremodo partecipe la precedente dirigenza che dal canto suo aveva comunque già ottenuto grande soddisfazione dal lato economico e come desiderato mirava ad escludersi gradualmente dal precedente oneroso impegno lavorativo.

A seguito di questa operazione i collaboratori più stretti di Leo rimasero in attività stipendiati con mansioni dirigenziali al ‘controllo di qualità’ produttiva per i successivi cinque anni (1965/1970) ma qualcuno di loro decise di abbandonare l’attività.
Nel 1967 Forrest White abbandonò suo malgrado il ruolo che svolse fino ad allora di dirigente aziendale in quanto non concordava con la nuova linea direttiva imposta dal nuovo Partner CBS in disaccordo con le modifiche costruttive imposte volte all’ incremento di produzione a discapito della qualità delle materie prime sui prodotti Fender.

Sfruttando il successo ottenuto fino ad allora la nuova proprietà mantenne comunque buona parte delle idee che Forrest White applicò fin dal suo ingresso dirigenziale avvenuto nel corso del 1953 aggiungendo però rilevanti modifiche nella catena produttiva mirate a realizzare ogni possibile forma di risparmio economico rispetto alle precedenti procedure sfruttando l’immagine e l’importante blasone di serietà ed alta qualità che aveva ottenuto fino ad allora il Marchio Fender.
Il nuovo progetto comprendeva nuove assunzioni di personale, acquisto di materie prime più economiche rispetto al passato e l’ennesima espansione in nuovi e più grandi stabilimenti dotati di macchinari tecnologici all’avanguardia che permettessero di meccanizzare e velocizzare nuove tempistiche di lavorazione rimpiazzando la lenta e costosa artigianalità precedente.
Fin dai primi anni ’50 l’alta qualità dei prodotti Fender aveva elevato il marchio ad essere la più accreditata ed affidabile fabbrica di strumenti musicali elettrici al mondo, ma purtroppo la meccanizzazione e l’impoverimento qualitativo a seguito della fusione societaria del 1965 ne decretò il primo parziale declino.

La continua ricerca da parte degli ingegneri CBS ad individuare sempre nuovi modelli di strumenti da proporre sul mercato portò alla produzione di chitarre e bassi che ebbero vita brevissima ( Bass V, Custom, Electric XII, Swinger, Coronado) o addirittura furono prodotti in pochi prototipi di cui si conosce solo l’esistenza ma che mai vennero messi ufficialmente in catalogo (Marauder).
In interviste rilasciate da alcuni degli impiegati successive alla scissione totale tra la vecchia proprietà e la CBS venne dichiarato che qualche nuovo modello creato a seguito della fusione societaria venne progettato e costruito all’insaputa dello staff di Leo Fender che comunque non aveva più nessun interesse particolare a controllare e seguire le moderne produzioni ma fu anche dichiarato che probabilmente se avessero preso conoscenza per tempo di questi fallimentari progetti probabilmente non ne avrebbero mai appoggiato la messa in produzione in quanto distanti dalle caratteristiche tecniche in confronto ai prodotti antecedenti la fusione societaria.

La definitiva scissione fra Leo Fender e la CBS avvenne il 31 Dicembre del 1974, anche se già in precedenza altri suoi storici collaboratori come Don Randall, George Fullerton e Freddie Tavares si erano gradualmente congedati per poi ritrovarsi in parte protagonisti in seguito per nuovi progetti industriali nello stesso settore che si succedettero come Musicman o G&L.
Dan Smith, l’ultimo ‘sopravvissuto’ impiegato storico rimasto in attività alla Cbs, diede vita in un piccolo stabilimento a Fullerton in California fra il 1982 ed il 1984 al progetto ‘Vintage reissue’ (tradotto in seguito in ‘Custom Shop’ di oggi) nel quale, seguendo le antiche metodologie artigianali, vennero costruiti modelli di chitarre e bassi che richiamavano fedelmente gli strumenti del passato tanto desiderati utilizzando materiali di buona qualità con ottimi risultati.
Non è quindi una casualità se i collezionisti ed i musicisti in genere prediligono gli strumenti e gli amplificatori Fender prodotti prima del 1965 ritenuti ‘autoctoni’ o comunque quantomeno non costruiti oltre il 1974.

“Il nostro libro Our Vintage Soul aiuterà tanti appassionati di “veri” strumenti Fender pre-1974″

Favio Camorani

“Avevo 19 anni quando, a Zurigo, comprai da “Musik Hüsli” la mia prima Fender Stratocaster “Black” maple neck del ’79”

Flavio Camorani