Paul Adelbert Bigsby (1899-1968)

Questo mese parliamo di questo inventore e progettista al quale viene attribuita la prima chitarra elettrica Solid Body funzionante.

Ma fu molto di più di questo.  Pima di addentrarsi nel campo musicale egli fu un corridore motociclista noto come “P.A. Bigsby”.

Fu anche progettista capo alla Crocker Motorcycles e progettò diversi componenti per motocicletta, come la testa multivalvole per il motore bicilindrico a V Crocker .

Tuttavia è famoso soprattutto per le chitarre elettriche e per il primo vero sistema vibrato della storia il “whammy bar”, ancora oggi prodotto e famoso in tutto il mondo semplicemente come “Il Bigsby”.

Paul Bigsby produsse approssimativamente 26 chitarre elettriche, esclusivamente su richiesta e con tempi di produzione biblici, mediamente due anni.

Sappiamo che Bigsby non aveva alcuna capacità imprenditoriale e  inoltre non teneva appunti. Era un personaggio un po’ borderline, un sognatore.

Non aveva le capacità imprenditoriali di Leo Fender o quelle di sfruttare appieno la propria inventiva come Les Paul (entrambi furono suoi grandi amici).

Nonostante il successo della leva Bigsby, nel 1966 fu costretto a vendere l’azienda, che fu acquistata da un suo grande estimatore, l’ex CEO di Gibson Ted Mc Carty. Il marchio Bigsby è stato in seguito rilevato, il 10 maggio 1999, dalla Gretsch e oggi è quindi parte della galassia Fender (FMC).

Ho scelto quattro strumenti particolarmente rappresentativi delle chitarre Bigsby

1) Bigsby Merle Travis.

Nato a Rosewood, Kentucky, il 29 novembre 1917 e morto il 20 ottobre 1983, è un chitarrista e cantante che ha avuto grande influenza sulla musica del suo tempo.

Il suo particolare stile di fingerpicking, che prese il nome di travis Picking, ebbe un’influenza enorme sui chitarristi della generazione seguente, a cominciare da Chet Atkins.

Nel 1945, a Los Angeles,conosce Paul Bigsby. Quest’ultimo diventerà un suo grande fan, oltre che amico.

Quando incontra problemi di accordatura con il vibrato della sua Gibson L-10, si rivolge a Paul e lui, invece di limitarsi a ripararlo, ne elabora uno ex-novo.

Un anno dopo Travis, durante un pranzo, gli mostra lo schizzo di una sua idea per una nuova chitarra e gli chiede se sarebbe in grado di costruirla. La risposta di Bigsby è entrata nella leggenda: “posso costruire qualsiasi cosa”.

Lo strumento che produrrà sarà una chitarra elettrica solid body, con corpo solido e parti retrostanti cave, in acero, manico in acero e tastiera in brasiliano, 19 tasti, dal 16° solo parziali e segnatasti con i simboli dei semi delle carte, meccaniche tutte su un lato, ponte regolabile, tendicorde trapezoidale, un pickup singlecoil lamellare, un volume, due controlli di tono e un selettore per i filtri dei toni.

Secondo molti un altro amico di Merle Travis si è studiato molto bene questo strumento, il suo nome era Leo Fender.

La Bigsby Merle Travis è stata la terza Bigsby Birdseye Maple Solid Body Electric Guitar.

2) MERLE TRAVIS MARTIN BIGSBY D-28

La chitarra che fu utilizzata da Merle Travis per la maggior parte della sua carriera.

Merle Travis rimase così impressionato dal manico della chitarra elettrica costruita per lui che chiese a Bigsby di sostituire il manico della sua Martin D-28 Brazilian con qualcosa di simile.

Travis utilizzò questa chitarra per la maggior parte della sua carriera e su questa compose alcune delle sue canzoni più famose come “Sixteen Tons” e “Dark as a Dungeon”.

Fu la prima chitarra re-necked da Bigsby con la qualità di qualsiasi cosa prodotta dalle sue mani nella sua carriera e subito creò un’incontenibile richiesta. Artisti Country come Hank Thompson, Lefty Frizell, Zeke Clements e altre celebrità subissarono Bigsby di richieste di re-necking.

3) 1952 Bigsby Grady Martin

Thomas Grady Martin, nato a Chapell Hill, Tennessee, il 17 gennaio 1929 e morto il 3 dicembre 2001, è stato un chitarrista country e rockabilly.

Questa Bigsby double-neck non è stata la prima prodotta da Bigsby per Grady Martin. Questa doppio manico (il catalogo del ’50 offre chitarre singolo, doppio e triplo manico) è formata da una chitarra con manico 20 tasti, ponte regolabile e vibrato, tre pickups, 1 volume, tre toni e un selettore per la scelta dello strumento, e da un mando-banjo (?) con manico 20 tasti ponte regolabile, cordiera trapezoidale e 1 pickup.

già nel 1950 era stato ritratto con una single-neck a suo nome.

4) BIGSBY 1949 SOLIDBODY #51649 – The Catalog Guitar 

Questa è la numero 7 nel computo totale.

Inizialmente costruita per Freddie Hilst, rimase poi in casa per essere rappresentata sul catalogo del 1949.

Una curiosità, la chitarra apparve anche sul catalogo del 1963, nonostante Bigsby non produsse più chitarre dal 1956.

La chitarra elettrica a due pickups era proposta sul catalogo a 450$, ma, visto il crescente numero di ordini, il prezzo fu portato subito a 600$.