INTRO

Tra le tante richieste di informazioni che mi arrivano quotidianamente ce n’è una che mi ha colpito in modo particolare, di un ragazzo che mi chiedeva: “Ma la Les Paul non è sempre rimasta uguale da quando hanno iniziato a produrla?”.

La risposta è: ASSOLUTAMENTE NO. Nel tempo sono state introdotte una serie infinita di variazioni, piccole e grandi.

Questo è abbastanza tipico degli strumenti, soprattutto elettrici, prodotti a partire dagli anni ’50 partendo da una base artigianale (vedi Fender ad esempio che introduceva modifiche continuamente, a distanza di pochi mesi). Modifiche apportate per vari motivi:

  • Migliorare il prodotto e renderlo più fruibile, tenendo conto delle informazioni ottenute sul campo dai musicisti che utilizzavano questi strumenti.
  • Ottimizzare i costi, man mano che la produzione si industrializzava sempre più, per tener fede alle richieste in crescita esponenziale.
  • Rispondere a chiare esigenze di mercato (esempio tipico l’introduzione della tastiera in palissandro sulle Fender a partire dal 1959).

Questo ci porta a una constatazione apparentemente negativa: Considerando la qualità dei legni, dei materiali utilizzati e del livello di attenzione costruttiva non c’è paragone tra una Stratocaster del 1954 e una del 1965. Così come non c’è tra una Les Paul del 1954 e una Reissue del 1968.

A livello sonoro invece si generano delle opinioni personali, a seconda della musica che si ascolta, dei chitarristi che ci hanno colpito di più e delle esperienze accumulate utilizzando questi strumenti.

Queste sono alcune delle mie opinioni personali:

La Stratocaster ideale ha body in ontano e tastiera in acero.

La “Telecaster”prodotta dal 1950 al 1954 è di un altro pianeta.

Tra le Gibson Les Paul (Junior incluse) quelle del 1954 suonano meglio delle altre (non c’è un motivo specifico ma la mia esperienza mi ha portato a questa conclusione)

I PAF si esprimono al meglio sulle semiacustiche.

Dopo questa breve introduzione veniamo al nocciolo della questione. In questo vademecum, che cercherò di rendere il più sintetico possibile, vedrò di condensare la storia e le varianti introdotte nella Gibson Les Paul a partire dalla sua introduzione nel 1952 (e dalla sua progettazione negli anni immediatamente precedenti)

Vi ricordo che i cambiamenti non sono mai immediati. Ad esempio:

non è che una LP prodotta l’ultima settimana del 1956 ha i P-90 ed improvvisamente la prima settimana del 1957 esce con gli Humbuckers. Ci sarà un periodo di transizione che durerà parecchi mesi, all’interno del quale ce ne sarà un altro in cui i due modelli saranno entrambi in produzione.

Ultima considerazione, non mi addentrerò troppo in particolari tecnici. Per chi vuole approfondire esistono decine di libri sulla Les Paul.

Il mio obbiettivo è di fornire una specie di “bigino” semplice e adatto a tutti, soprattutto a chi non conosce la storia di queste chitarre.

FURIO POZZI