APPROFONDIMENTO GIUGNO 2019
Telecaster 1951 – Collection Flavio Camorani
Serial Number: 0613 – Strumento già catalogato su Our vintage soul 1.
Raro esemplare con verniciatura ‘Blonde’ fra i primi ad essere prodotto nel periodo che seguì la controversia con la ditta Gretsch che costrinse la Fender Factory ad eliminare la scritta ‘Broadcaster’ dalla logo sulla paletta per tramutarla dopo pochi mesi in ‘Telecaster’.
La custodia è una elegante ‘Thermometer’ con cerniera di chiusura a ‘lancetta’ e maniglia in bachelite. Come in ogni strumento prodotto fra il 1950 ed il 1953, appare impressa su corpo e manico una lettera cubitale ‘D’ che ricorre anche sulle piccole etichette applicate al posteriore degli amplificatori o degli speakers prodotti in genere fra il 1946 ed il 1953.
Non si hanno dati certi circa la specifica di questa lettera ‘D’; secondo il mio parere personale, potrebbe trattarsi di un’abbreviazione della parola ‘Detected’ così come avvenne in seguito per la ‘R’ cerchiata ad abbreviazione di ‘Registered’. In progettazione il modello Telecaster era previsto di un accessorio scudo applicato a pressione al ponte avente lo scopo di evitare che le parti metalliche sporgenti danneggiassero i polsini degli indumenti del musicista.
Contemporaneamente questo scudo avrebbe dovuto contenere un filo collegato alla parte sottostante del ponte con funzioni di ‘messa a terra’ dello strumento, perciò venne dotato di un piccolo dente metallico saldato a stagno nella parte sottostante (opzione però mai realmente utilizzata).
Le meccaniche prodotte dalla ditta Kluson prive di scritte esterne (‘no-brand’) mostrano un codice impresso nelle basi ed il terminale dell’albero della manopola che NON fuoriesce dallo scudo inferiore come si conviene fino al 1953.
Le viti in generale come lo stesso truss road si presentano a taglio (Phillips) a ‘mezza filettatura’ ed il numero seriale composto da 4 cifre venne impresso sulla base del ponte. La circuitazione ‘Blender’elettronica presenta il raro primordiale selettore Centralab ‘Horse-shoe’ e potenziometri timbrati ad inchiostro scuro.
Su alcune delimitate zone del corpo a contatto con le parti metalliche sono emerse ossidazioni chimiche che hanno aggiunto sfumature tendenti al colore rosso alla vernice Blonde.
Tutte le foto dettagliate delle singole parti che compongono lo strumento minuziosamente analizzate saranno visibili sui libri ‘Our vintage soul’ vol. 2 e 3 di prossima pubblicazione.
“Avevo 19 anni quando, a Zurigo, comprai da “Musik Hüsli” la mia prima Fender Stratocaster “Black” maple neck del ’79”
“Il nostro libro Our Vintage Soul aiuterà tanti appassionati di “veri” strumenti Fender pre-1974″