UNA CHITARRA “DI LUSSO”
Correva l’anno…..Credo fosse il 1970. Avevo dodici anni e iniziato da poco ad appassionarmi alla chitarra.
Accompagnai in centro a Milano un amico e ci soffermammo a vedere le vetrine di qualche negozio di strumenti. In Via Larga c’era Monzino, che all’epoca era distributore ufficiale Gibson. E’ ancora viva nella mia memoria l’immagine dell’esposizione. C’erano tre chitarre Gibson Les Paul. Sulla sinistra una DeLuxe color oro, al centro una Standard rossiccia con le venature del legno a vista, sulla destra una Custom nera.
Quella dorata riportava il cartellino con il prezzo di listino, 350.000 lire, la terza aveva un prezzo molto più alto, 550.000 lire, su quella al centro non c’era nulla.
L’amico, che aveva due anni più di me, già suonava in un gruppo ed era “esperto” di chitarre, mi spiegò che, nella gamma Les Paul, la Standard era la versione normale e più economica, la DeLuxe era il modello superiore (Di Lusso appunto), la Custom era il top di gamma. In realtà quella al centro era una “Burst” del del1960, ma che ne sapevamo noi ragazzini nel 1970?
Dopo alcuni anni, nel 1973 un altro amico mi propose di acquistare la sua Les Paul DeLuxe, comprata un anno prima. Aveva necessità di sostituirla con una Martin D-28, che costava 300.000 lire e lui chiedeva la stessa cifra per la LP, inclusa la custodia rigida. Si scusò anche perché la chitarra era diventata un po’ verde nella zona dove appoggiava il braccio.
E’ stata la mia prima Gibson, bellissima, un sogno, Goldtop, con il marchio Gibson impresso sui pickups (embossed), e a me piaceva anche quella punta di verde (ossidazione della vernice).
La usavo in tutte le occasioni dal vivo e non mi è mai passato per la testa che fosse pesante (molti anni dopo ho scoperto che era 4,800 Kg) ma ai tempi le chitarre erano tutte di piombo, anche le Fender.
Come avrete capito, per questioni storiche e personali, amo molto la Les Paul DeLuxe.
L’argomento del mese sarà quindi:
GIBSON LES PAUL DE LUXE.
La DeLuxe nasce nel 1969 come sostituta della nuova Les Paul Standard, presentata un anno prima, 1968, che non aveva incontrato molto successo. Musicisti e rivenditori si aspettavano una chitarra con gli humbucker, come usavano gli idoli del momento (Bloomfield, Page, Clapton, Beck, Kossoff, ecc.), non una con i P-90.
Gibson incaricò un impiegato del reparto modelli, Jim Deulroo, di sviluppare un nuovo modello con humbucker, con una sola indicazione, contenere i costi e mantenere il disegno attuale dello strumento.
Il modo più semplice apparve a Jim quello di utilizzare i pickup che Seth Lover aveva studiato per le Epiphone dopo l’acquisizione del marchio da parte di Gibson, i popolari New York Style, usati sui modelli Coronet di fine anni ’50 e su Wilshire, Crestwood e Riviera negli anni ’60.
Non ci addentriamo nelle specifiche tecniche, diciamo solo che rispetto agli humbuckers più grandi hanno meno spire di avvolgimento (4.250) e configurazione diversa dei magneti.
Sui PU verrà applicato (erroneamente) lo stesso sticker Pat. No. Dei fratelli maggiori.
L’elettronica usufruirà di Pot. Da 300k, i condensatori sono invece gli stessi Sprague Black Beauty utilizzati su Standard e Custom.
Come sempre il passaggio da un modello di chitarra all’altro non avviene improvvisamente, come molti credono, ma c’è sempre un primo breve periodo, che possiamo definire prototipo, e un secondo periodo di transizione.
Inoltre ricordo sempre che Gibson ha sempre avuto un Custom Shop interno, quindi se un rivenditore o un cliente particolare avessero chiesto una Standard con P-90 nel 1970, loro gliela producevano.
Infatti leggiamo su “The Les Paul Reborn 1968-1975” che, occasionalmente, qualche DeLuxe fu prodotta con P-90.
Possiamo dire che, più o meno, le prime DeLuxe videro la luce da marzo ’69 in poi.
Vorrei disilludere alcuni che pensano, (e postano, e mettono in vendita) di possedere una DeLuxe del 1968. non è così.
Sappiamo che i numeri di serie Gibson durante gli anni ’60 e ’70 sono piuttosto confusi e non basta il seriale per determinare l’anno di produzione di uno strumento. In seconda battuta si guarda la data dei potenziometri. Però diverse DeLuxe del primo periodo montano potenziometri datati 1968 (solitamente delle ultime settimane), da qui nasce il disguido.
Le prime prodotte hanno anche alcune caratteristiche particolari.
Alcune delle prime hanno dei piccoli difetti nella fresatura degli scassi dei minihumbucker, predisposti per i P-90 che sono molto simili nelle dimensioni ma non proprio identici, inoltre hanno un’altezza leggermente diversa.
Per ovviare a questi inconvenienti vennero aggiunti dei rings supplementari intorno a quelli dei pickups, che i dipendenti Gibson soprannominavano “Goof Hiders” (che traduciamo come Nascondi Sciocchezze).
Tra le prime DeLuxe se ne trovano alcune con il body “pezzo unico” e il manico in tre pezzi, altre con body pancake e manico pezzo unico.
Io possiedo una DeLuxe primo periodo con Goof Hiders, Body pezzo unico, Manico in tre pezzi, paletta senza voluta, logo ’69, meccaniche Kluson DeLuxe double rings double layer, ponte con sellette in nylon, manopole reflector, Pot datati 50-68, Spague caps Black Beauty.
Le foto a margine dell’articolo sono prese da questo strumento.
Nella prossima puntata parleremo dell’evoluzione di questo modello, prodotto dal 1969 al 1984.
A presto.