APPROFONDIMENTO DICEMBRE 2019
PARTECIPAZIONE VINTAGE AND GUITAR EXPO – ITALIA
INSIEME A ALESSANDRO SILVAGNI, HANNES SCHWEINBACHER, VINCENZO ATZORI
Fender Mandocaster – Collection Flavio Camorani
Lo strumento che presentiamo questo mese è il Fender Mandocaster.
Come per tanti altri tipi di strumenti acustici presenti agli inizi della decade 1950/60 anche il mandolino presentava la problematica di poter essere ascoltato nell’insieme di una orchestra in quanto le sue ridotte dimensioni della cassa armonica ne limitavano ovviamente il volume rispetto agli ottoni ed altri strumenti a corde elettrici per cui nel 1957 inoltrato Leo Fender brevettò questo strumento ‘solid-body’ atto a poter essere collegato ad un amplificatore ed esprimere così i volumi e toni desiderati.
Il Mandocaster ‘standard’ nasce con corpo in frassino in verniciatura Blonde e manico maple a sezione ‘V’ e venne fornito in colorazioni differenti ‘custom’ ma con corpo in ontano.
Alla nascita presentava il battipenna in metallo anodizzato che dopo circa 12 mesi venne sostituito da modelli in celluloide tartarugata o bianca a seconda della colorazione del corpo.
Dal 1959 il manico sarà fornito di tastiera in palissandro mantenendo la sezione originaria con le stesse meccaniche prodotte dalla ditta Kluson con manopolina in plastica bianca abs apposte a ‘4 in linea’ basate su una unica sede metallica e non suddivise singolarmente.
Il Mandocaster a 4 corde venne utilizzato prevalentemente per suonare il genere musicale ‘country’ prestandosi alle sonorità ‘West-coast’.
La custodia al momento della sua presentazione al NAMM avvennuta nella metà del 1957 era un elegante astuccio in legno con gli interni in ‘flush’ rosso rivestito di tessuto vinilico ‘tweed’ esattamente come le chitarre ed i bassi della stessa epoca.
Lo strumento presentato nella fotografia è un raro modello ‘custom color’ risalente al 1° anno produttivo con corpo datato 11-57 e manico
5-58 appartenente alla collezione Fender Vintage Museum di Flavio Camorani e Michela Taioli.